Attività antropiche, quali produzione di elettricità e di calore/raffrescamento (41%), trasporto (26%), industria manifatturiera e delle costruzioni (20%), agricoltura (11%), (IEA 2018) sono le principali responsabili dell’aumento delle emissioni di gas climalteranti (GHG) nell’atmosfera. Considerando il contesto europeo, il settore delle costruzioni, e le città più in generale, producono oltre il 50% di tutte le emissioni di GHG. Da soli, poi, l’industria del cemento e quella dell’acciaio sono responsabili per il 10-12% di tutte le emissioni di GHG (Favier et al. 2018).
Ridurre le emissioni di GHG, e quindi ridurre l’effetto serra che sta contribuendo al surriscaldamento globale e al cambiamento climatico, è diventata una delle priorità della Comunità internazionale, come testimoniato dai recenti accordi internazionali, tra i quali l’Accordo di Parigi.
All’intero di questo quadro, proprio l’industria delle costruzioni può giocare un ruolo fondamentale. Il radicale ripensamento dei processi produttivi e la transizione verso l’Economia Circolare (CE) possono favorire il contenimento delle emissioni di GHG e il raggiungimento degli obiettivi definiti dall’Accordo di Parigi. Al fine di favorire questa transizione, specifiche normative tecniche sono state adottate prima a livello internazionale (GPP – Green Product Procurement) (European Commission 2003), poi a livello nazionale (CAM – Criteri Ambientali Minimi) (MATTM 2016).
La ricerca si inserisce all’interno di questo quadro generale e con l’obiettivo di definire nuovi approcci per la realizzazione di prodotti per l’edilizia a basse emissioni di carbonio. Il lavoro si articola in tre principali fasi di ricerca. Alla prima fase corrisponde un ampio lavoro di revisione della letteratura scientifica di settore disponibile sulla base della quale vengono individuati 8 innovativi approcci applicabili ai processi industriali capaci di ridurre le emissioni di GHG. Alla seconda fase corrisponde una mappatura e un’analisi della produzione di manufatti per l’edilizia della regione Lazio. Durante tale fase vengono analizzate le prestazioni di un ampio campione di aziende e definito un quadro generale regionale mirato a comprendere e valutare le potenzialità di trasformazione del settore produttivo regionale. Alla terza fase, corrisponde lo sviluppo di un progetto per un prodotto a basse emissioni di GHG. Lo studio viene realizzato in collaborazione con una azienda della regione Lazio che produce principalmente manufatti a base di cemento.